martedì 6 febbraio 2007

Con la nebbia soccorsi Suem a rischio


Con la nebbia, i
pellestrinotti devono scordarsi il soccorso in idroambulanza. Sono
accaduti infatti nei giorni scorsi, in isola, due episodi che la dicono
lunga sul grado di tempestività del soccorso e sulla sicurezza di
questo in condizioni climatiche avverse, tant'è che su tali fatti, è
stata aperta un'inchiesta interna per verificare le modalità
dell'accaduto.

Nella
notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio, una partoriente, già madre
di due figli, è stata accompagnata all'idroambulanza ancorata al
Nicelli del Lido in ambulanza, perchè con la nebbia da Venezia non si è
mosso nessun mezzo. Per capire bene la dinamica dei fatti, bisogna però
conoscere come funziona il servizio Suem nell'isola. Parte la chiamata,
e a seconda del codice segnalato dall'unità operativa, interviene
l'ambulanza con l'infermiere professionale a bordo. Se vi è la
necessità di trasporto all'ospedale civile, da Venezia parte
l'idroambulanza che attracca, dopo 30 minuti, se ce n'è subito una
disponibile, al pontile di S.Maria del Mare (n.d.r, sistemato circa un
mese fa, dopo la denuncia del Gazzettino). Intanto il paziente, viene
condotto sul posto dall'ambulanza di Pellestrina
. Quella notte, non essendoci il mezzo acqueo, è partita un'ambulanza
dal Lido, ed è arrivata con il ferry a S.Maria del Mare. Nel posto era
in attesa il mezzo dell'isola, che ha fatto scendere la signora per
farla imbarcare in quello appena arrivato. Il ritorno verso il Lido in
ferry, poi la discesa al Nicelli, dove l'idroambulanza (la nebbia c'era
comunque anche se il tragitto è più corto) ha condotto finalmente la
donna in ostetricia.

Il
secondo fatto, avvenuto il pomeriggio del 31 è forse più grave. Una
donna di S.Pietro in Volta, con emoraggia digestiva, è stata condotta
all'imbarco dell'idro per essere trasportata a Venezia, ma il mezzo è
arrivato e ripartito vuoto, perchè pare, ed è qui che scatta
l'indagine, la nebbia non avrebbe consentito un viaggio in sicurezza.
L'ambulanza dell'isola, non ha atteso l'arrivo di quella del Lido,
probabilmente vista la gravità della situazione, e si è imbarcata sul
ferry, lasciando comunque l'isola scoperta, nel caso di qualche
emergenza, per circa mezz'ora. Agli Alberoni, il mezzo del Lido,
allertato, ha fatto salire la donna, e anche in questo caso, l'ha
portata al Nicelli, e l'idroambulanza a Venezia. Praticamente una
sofferenza sulla sofferenza.

«Stiamo
ancora prendendo informazioni su ciò che è avvenuto quel giorno -
commenta il dott. Marino Patrizio, responsabile del Suem del Lido e Pellestrina
- e il tutto è passato al capodipartimento dott. Marchese che lo
trasmetterà poi alla direzione generale. Ciò che mi sento di dire è che
non c'è stata negligenza da parte di nessuno, che le azioni compiute
sono state rivolte alla sicurezza del paziente, e che tutti e due i
casi sono andati a buon fine. Noi abbiamo delle regole da rispettare
dateci dal Ministero, ma la nebbia purtroppo non è un evento
prevedibile».

Annalisa Busetto

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