giovedì 24 agosto 2006

Pellestrina, l'amore tra parenti fa male al cuore

Uno studio commissionato dal San Camillo sottolinea i pericoli per la salute nei rapporti tra consanguinei


"C'è un rapporto di stretta correlazione tra l'alta incidenza malattie cardiovascolari presente oggi tra la popolazione di Pellestrina , e l'aspetto genetico, che nel lontano '800, vedeva nell'isola frequenti accoppiamenti tra consanguinei". Lo spiega una ricerca, dal titolo "Progetto Pellestrina " effettuata dai cardiologi dell'ospedale San Camillo degli Alberoni al Lido in collaborazione con l'università di Padova. Uno studio, che avrà durata triennale, promosso per individuare nella popolazione di Pellestrina eventuali fattori di rischio o di protezioni, congenti e acquisiti, nei confronti delle malattie cardiovascolari.


L'indagine, nell'ottobre dello scorso anno, ha ricevuto anche un premio al congresso nazionale di cardiologia svoltosi a Perugia, dove è stata giudicata il miglior lavoro di ricerca in assoluto. Ed ora è pronta per essere pubblicata anche all'attenzione internazionale. La prima tappa della ricerca è consistita nella distribuzione e raccolta dei dati di un questionario, compilato dalle famiglie in maniera anonima sulle proprie abitudini di vita. I risultati sono stati sorprendenti: sia per l'elevatissima percentuale di risposta che per i risultati ottenuti."I risultati - spiega Giorgio Levedianos, cardiologo del San Camillo, promotore e coordinatore dell'inchiesta - hanno messo in risalto come la popolazione di Pellestrina sia una comunità isolata. Con tutto ciò che ne deriva. L'inchiesta è un obiettivo che perseguivo fin dagli anni 90 e che abbiamo potuto concretizzare tra il 2000-01, dopo la mia specializzazione medica come nutrizionista. L'elemento di partenza ad incuriosirmi è stato l'elevatissimo concentrato di malattie cardiovascolari presente a Pellestrina . Mentre per alcune patologie, su "casi" analoghi con il medesimo rischio ambientale, l'indice di mortalità era in linea con la stessa percentuale della regione (ad esempio l'infarto); per altre malattie (ad esempio quelle vascolari) la percentuale di mortalità era a Pellestrina fino a due volte superiore rispetto a tutto il resto del Veneto".Tanto da far ipotizzare un forte legame genetico. La ricerca è servita ad analizzare tante altre caratteristiche dell'isola di Pellestrina . "Ad esempio - prosegue Levedianon - i tanti problemi di soprappeso fino all' obesità, il fumo, con una presenza di fumatori superiore alla media nazionale, la mutazione delle abitudini alimentari legati alla tradizione del posto. Una ricerca, insomma, che non ha paragoni e non era mai stata fatta in tutto il Comune di Venezia". Rimedi per prevenire le malattie? "In generale praticare più attività sportivo, condurre una dieta più equilibrata e una vita più sana". In autunno, partirà, anche grazie al contributo della Regione Veneto, la seconda fase. Un campione di 30 famiglie (circa 100 persone) verrà selezionato per sottoporsi a un prelievo del sangue che poi verrà analizzato. La terza fase sarà un'indagine non più a campione, ma a tappeto su tutta la popolazione isolana.


Lorenzo Mayer


 

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