martedì 1 agosto 2006

Accordo raggiunto per i pescatori di vongole di Pellestrina


Accordo raggiunto per i pescatori di vongole di Pellestrina dopo le roventi polemiche con la Provincia di Venezia. Ieri, nella sede della Prefettura veneziana, si è tenuto un incontro tra i vertici del ministero dell'Ambiente, del Magistrato alle Acque, del Gral (l'ente che deve gestire la pesca in allevamento), la Regione Veneto, il Comune e la Provincia di Venezia, gli esponenti delle associazioni di categoria dei pescatori Federcoopesca e Lega Cooperative, da cui è scaturito che i vongolari potranno pescare da lunedì prossimo, in attesa del passaggio all'allevamento, nell'area Marotta (un centinaio di ettari tra il Canale dei Petroli e Canale Fisolo), già classificata sanitariamente. L'area era stata richiesta dai pescatori ma negata dal ministero dell'Ambiente, in quanto esisteva il rischio di perdita di sedimenti. Rischio che sarà scongiurato grazie all'intervento della Provincia, che investirà circa 250mila euro per acquistare gli attrezzi di mitigazione. In attesa della disponibilità di queste attrezzature, i pescatori potranno esercitare la pesca emergenziale nell'area Marotta in regime di marea idonea a evitare la dispersione di sedimenti, "nelle forme e con le modalità che, proposte dal Gral, verranno autorizzate dal Magistrato alle Acque e dalla Provincia di Venezia". Si va, quindi, a larghi passi verso la pesca d'allevamento perchè, così come sottolineato nel documento sottoscritto ieri da tutte le parti in causa, oggi la laguna necessita di un programma di riconversione dalla pesca all'allevamento estensivo di vongole veraci nonchè di adeguate campagne di raccolta di semina.

L'area Marotta rientra, infatti, nel piano di pesca emergenziale, redatto dal Gral con scadenza nell'arco di 18 mesi, in attesa dell'assegnazione definitiva sotto forma di sub-concessione.

Manuela Lamberti

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