mercoledì 26 luglio 2006

Riparte la protesta dei caparozzolanti

I pescatori di Pellestrina con 60 vibranti sono andati a prelevare vongole in un’area di laguna (la Marotta) non autorizzata

 

A neanche una settimana dalla ripresa della pesca gestita, è ricominciata improvvisa e rabbiosa la protesta dei caparozzolanti di Pellestrina , che ieri mattina con 60 vibranti si sono recati a pescare vongole in un'area di laguna non autorizzata. «L'aspettativa di aree adeguate all'emergenza è stata disattesa», ha spiegato Enzo Fornaro (Federcopesca), riferendo che le due zone concesse dalla Provincia per i 45 giorni di pesca gestita estiva, in attesa della ripresa a settembre della semina del novellame per passare all'allevamento, sono insufficienti.

Si tratta di 320 ettari tra Sacca Sessola, Giudecca, Sant'Angelo della Polvere, adatti ai barchini soprattutto chioggiotti, che hanno già pescato due giorni, e di una quarantina di ettari tra Melison e Cornio destinati alle vibranti di Pellestrina . «Non ci bastano», hanno protestato i pescatori isolani, che ieri tra le 7 e le 10 sono andati a pescare nella cosiddetta Marotta, un'area compresa tra la parte iniziale del Canale dei Petroli e il Canale Fisolo, idonea dal punto di vista igienico - sanitario ma negata dal Magistrato alle Acque per l'alto rischio di perdita dei sedimenti del fondale.

I pescatori sono stati sorvegliati dal nucleo natanti dei carabinieri, che però non sono intervenuti, e che ora segnaleranno alla Provincia, per le eventuali sanzioni, i responsabili del blitz.

Da giorni, poi, i pescatori di Pellestrina chiedono l'autorizzazione a pescare anche nell'area del Tombolino, una zona confinante con quella già concessa dalla Provincia e compresa tra la diramazione del Canale dei Petroli che porta a San Leonardo e il Canale Melison. E proprio ieri, su richiesta della Provincia, il Magistrato alle Acque ha dato il suo benestare per il Tombolino, che però non è classificato dal punto di vista igienico sanitario, e dunque non è immediatamente utilizzabile. I tempi ordinari per la caratterizzazione delle acque e dei fondali, che spetta alla Regione, sono di circa 3 mesi, ma la Provincia sta cercando di trovare una soluzione più rapida, magari provvisoria, attraverso ordinanze dei sindaci dei Comuni competenti. Nel caso specifico, Venezia e Mira.

S.T.

1 commento:

  1. bellissimo sito basato su una bellissima isoletta!
    Io sono di chioggia...siamo abbastanza vicine! Un bacio

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